giovedì 3 novembre 2011

Un Sindaco operario per Palermo

Bella idea un sindaco operaio per Palermo. E cioè, una persona capace, impegnata, attenta ai problemi della gente e della città, volenterosa e passionale, sincera e onesta, libera da condizionamenti ePalermo lontana dalla palude.
Felice di servire Palermo senza se e senza ma. Ecco, un operaio della politica, con il senso del dovere e del sacrificio. Con l’entusiasmo di chi, proprio perché lontano dal potere facile, ci mette l’anima per dare di più. Per dare a questa città un’anima che si è persa negli anni, che ha subito umiliazioni e tragedie, che ha visto i suoi figli abbandonarla verso mete più generose e civili. Un operaio felice di esserlo. Un sindaco nel senso più pieno del termine, che ama lavorare per Palermo senza orari d’ufficio e che può passeggiare in via Libertà la domenica e nei giorni di festa per sentire la sua gente, per sentire il senso della città, i suoi odori e i suoi problemi. Ma che va, ancor di più, nelle periferie, in mezzo al degrado, negli angoli nascosti del centro storico e tra la gente che ha bisogno. Una persona con la voglia di agire e, quando possibile, di prevenire i problemi cercando, con tutte le forze possibili, le soluzioni migliori. Un sindaco capace di parlare e di farsi ascoltare dalla sua città e dai suoi cittadini. Un sindaco operaio con l’entusiasmo e la voglia di dire tanti ma tanti si ma, anche, tanti ma tanti no. E i movimenti, i sindacati, le forze produttive, l’associazionismo e tutti i cittadini di buona volontà hanno il dovere di parlare, di chiedere, di contestare e di proporre. E i partiti, tutti i partiti, hanno il dovere di ascoltare e di scegliere. Di scegliere il migliore Sindaco Operaio per Palermo.

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