giovedì 3 novembre 2011

Sindaco di Palermo. Inizia la corsa

Ci siamo. Dopo sussurri, indiscrezioni, chiacchiericci, autocandidature storiche, arrivano i primi veri nomi. Il primo è Roberto Lagalla. Rettore dell’Università degli Studi Palermo, personalità forte, attento navigatore della politica, ex assessore regionale alla sanità, e con ottimi legami ai livelli alti.
Di area moderata, aperto al confronto e per certi versi trasversale. Ma, come al solito, di questi tempi e con questo sistema politico, le candidature sorgono così. Niente dibattito,
niente partecipazione, niente assemblee e riunioni di organi di partito. Non serve. O, almeno, questo ci fanno credere. Ma nessuno ci potrà togliere la voglia di partecipare, di chiedere, di denunziare e proporre le questioni che riteniamo importanti per questa città.
Il parere dei cittadini, delle forze sociali, dei giovani, delle donne, degli anziani, di quel che resta dei partiti e di chi ancora ci crede, non può essere bypassato. Abbiamo bisogno di sapere cosa propongono, cosa pensano, con quali forze e quali risorse, e con il consenso di chi affronteranno la corsa per la guida di Palermo. E se il concetto di primarie, la possibilità degli elettori e militanti di decidere il candidato di un partito non ha trovato la giusta soluzione, non è lo stesso possibile accettare, a scatola chiusa, le indicazioni - imposizioni verticistiche, gli accordi e le decisioni che, di fatto, emarginano la partecipazione e stravolgono il senso stesso di democrazia. E tutto ciò a prescindere della bontà o meno del candidato. Lagalla, e gli altri che verranno, farebbero bene a porsi questa importante questione.
PoliticaPrima verdebiancorosso

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