giovedì 3 novembre 2011

È morto, il nuovo cimitero

Nadia-Spallitta
Quella del nuovo cimitero, a Ciaculli, tra Villabate e Palermo, tra le delibera da approvare in Consiglio Comunale era una di quelle importanti, fondamentali per la città. E non è bastata la sberla degli industriali palermitani.
Che avevano proposto un gettone extra, anche notturno, per approvare quattro progetti di sviluppo tra cui questo. Le vicende delle salme in attesa al cimitero dei Rotoli, infatti, è storia quotidiana e VERGOGNOSA, che più non si può. La buona volontà dei lavoratori della Gesip, la società del Comune addetta a questi servizi, non basta. Le soluzioni temporanee e di emergenza non riescono a fare fronte a una situazione di assoluto degrado. Le statistiche ufficiali parlano di circa ottomila decessi ogni anno che devono trovare una giusta "collocazione". E poiché non esiste obbligo alcuno per una cremazione di massa, forse ci ricorda momenti storici molto tristi, bisogna risolvere la questione in modo tradizionale. Cioè, costruendo un nuovo cimitero non potendo allargare quelli esistenti. Tutto Chiaro? Invece no. In Consiglio, il centrosinistra, che ha i numeri, ha approvato l'emendamento di Nadia Spallitta, Sinistra Ecologia e Libertà e presidente della commissione urbanistica, che riduce l'area di ben 10 ettari su 16. E niente finanziamenti di privati, tutto a spese del Comune di Palermo. Ossia, tutto a mare. Ci sarebbero stati stravolgimenti urbanistici, speculazioni e infiltrazioni mafiose, data la vicinanza territoriale con Villabate e Ciaculli. Insomma la realizzazione del nuovo cimitero di Palermo si allontana nel tempo e di molto. Infatti non c'è fretta. Stiamo parlando di eternità, non la canzone dei gloriosi Camaleonti, ma di quella dell'aldilà. E quindi cosa vuoi che siano pochi miserabili decenni. La speranza, comunque è l'ultima a "morire".Il-Primato-della-Politica

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