lunedì 20 maggio 2013

Cittadinanza onoraria ai bambini anche a Palermo

Bimboleoluca-orlandobambinidi Giangiuseppe Gattuso - Un risultato da apprezzare la concessione della Cittadinanza Onoraria a 100 bambini figli di immigrati nati a Palermo.
Il provvedimento prende origine dal protocollo d'intesa tra la città di Palermo e I'UNICEF per il "Progetto Amiche dei Bambini", iniziativa, diffusa a livello mondiale, per promuovere i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.
Il Consiglio Comunale di Palermo, l'11 aprile del 2013, ha approvato la deliberazione n. 29 di adesione al programma che, tra l’altro, prevede la partecipazione alla campagna nazionale: "lo come tu - Tutti uguali di fronte alla vita, tutti uguali di fronte alla legge". Una progetto per far sì che Palermo possa promuovere l’adozione di ogni iniziativa finalizzata al conferimento della cittadinanza onoraria ai bambini di origine straniera nati o residenti sul territorio.
UnicefLa proposta di concessione della Cittadinanza, è stata formalmente avanzata, fatto molto singolare, dal Presidente del Consiglio Comunale Salvatore Orlando. Il Sindaco, prendendone atto, ha conferito la Cittadinanza Onoraria, Diritti e cittadinanzaprima dei 18 anni, ai 100 bambini, impegnandosi a rimuovere gli ostacoli per una concreta e compiuta integrazione di coloro che vivono, frequentano le scuole locali e sono parte integrante della nostra città. L’iniziativa palermitana arriva dopo che oltre 160 Comuni (elenco dei comuni non completo, qui) hanno voluto anticipare la riforma della legge sulla cittadinanza definita superata, perché tutti i bambini sono cittadini, a prescindere dalla provenienza.
Perché ne parliamo?
Semplice. PoliticaPrima ha promosso nel novembre del 2011 una bellissima iniziativa di due Consiglieri Comunali, Giuseppe Milazzo e Ninni Terminelli, che hanno proposto una mozione, approvata all’unanimità da tutto il Consiglio, per l’istituzione a Palermo della Cittadinanza Morale (invece che onoraria) a tutti i bambini nati a Palermo da genitori extracomunitari.
La mozione, (per leggere integralmente il testo clicca questo link), prevedeva espressamente di: Istituire presso la Segreteria Generale il Registro delle Cittadinanze Morali della Città di Palermo. Qualsiasi nato, entro i confini del territorio della Città di Palermo, veniva iscritto nel predetto Registro. La Cittadinanza Morale, dal giorno successivo all'iscrizione, poteva essere certificata. L’Amministrazione, inoltre, si impegnava a presentare al Consiglio Comunale, ogni anno, un elenco delle attività e manifestazioni in favore della collaborazione tra popoli ed etnie diverse e per l'abbattimento di ogni barriera culturale al fine di un miglioramento della qualità della vita, tramite iniziative riguardanti gli iscritti nel Registro.
Insomma un’idea molto all’avanguardia, perfettamente in linea con le iniziative promosse solo adesso dal Comune di Palermo, ma a distanza di oltre un anno e mezzo. Sarebbe stato un esempio per tutti gli altri comuni grandi e piccoli d’Italia. Una iniziativa forte nella direzione dell’equità e della giustizia sociale. Una certificazione senza valore legale, ma con un alto valore simbolico. Si è solo perso del tempo. Forse per non dare la soddisfazione di attuare un’idea buona, sicuramente più efficace e diretta, ma proposta da altri. Meglio tardi che mai.
Giangiuseppe Gattuso
20 maggio 2013






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