domenica 5 maggio 2013

1787, 1941, 2013. Palermo e l’emergenza spazzatura

Manifestazione dipendenti AMIAdi Giangiuseppe Gattuso - Ritorno sul problema spazzatura a Palermo dopo avere letto sul magazine SETTE del Corriere della Sera del 3 maggio 2013 l’articolo, per certi versi esilarante, di Gian Antonio Stella.

Il sorriso amaro nel rileggere quanto scriveva il Giornale di Sicilia nel 1941 che il bravo giornalista riporta nell’articolo. Eccone un estratto: …“Il foglio di carta sporca che va a finire nel secchio delle immondizie, lo straccetto unto o il tubetto del dentifricio vuoto, rappresentano tutte materie niente affatto disprezzabili che vanno raccolte con cura per essere ammassate e convenientemente utilizzate”.

L’opera dei giovani della Gioventù Italiana del Littorio, sarebbe utilissima in quantoché si verrebbe a disporre in tal modo di una mano d’opera volenterosa e gratuita e siamo certi che i nostri ragazzi una volta capito, e ciò sarebbe facilissimo farlo, l’utilità del problema, presterebbero con entusiasmo al semplice lavoro loro richiesto, la loro energia e la loro volontà. Un Ente opportunamente creato dovrebbe fornire i mezzi di accolta: basterebbero dei sacchetti, da distribuire da prima a chi ne facesse richiesta. In tali sacchetti andrebbe accumulato per un determinato periodo di tempo, per esempio un turno settimanale, tutto quello che con apposita lista si riterrebbe utile raccogliere. Alla fine del periodo stabilito avverrebbe la distribuzione dei nuovi sacchetti e il convogliamento agli ammassi di quelli raccolti…”.

Rifiuti a PalermoE, per chiudere in bellezza, le parole, altrettanto crude e vere, di Wolfgang Goethe, siamo nel 1787: “Ogni proprietario di magazzino o di officina [li] mantiene puliti a furia di scopare gettando tutta l’immondezza nel mezzo della via”, col risultato che questa “diventa sempre più sudicia e finisce col restituirvi, a ogni soffio di vento, il sudiciume che vi avete accumulato…”.

Chi avesse voglia di leggere per intero l’articolo di Gian Antonio Stella basta cliccare su questo link per il formato testo e su quest’altro per il pezzo tratto direttamente da SETTE.

Adesso siamo nel 2013 e nulla si scorge all’orizzonte. L’emergenza è quasi normalità. La raccolta differenziata è ferma all’8%. Tutto il resto è di la da venire. Sappiamo che non è facile. Ma a tutto c’è un limite. Forse però non lo abbiamo ancora superato. Ma c’è sempre speranza.

Palermo, nel mentre, si è candidata a Capitale Europea della Cultura per l'anno 2019, basteranno sei anni per rimediare? Intanto, per diffondere sul territorio e fra i cittadini lo spirito della candidatura, dal sito ufficiale del Comune è possibile scaricare il modello da compilare per l'utilizzo del logo...! I cittadini accorreranno in massa.

Giangiuseppe Gattuso
05 maggio 2013

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