martedì 17 dicembre 2013

RIFIUTI. LA STORIA INFINITA DI PALERMO

Leoluca Orlando il sindaco lo sa faredi Giangiuseppe Gattuso – “Il Sindaco ha sempre il dovere di rispondere di tutto quanto avviene nella città che è chiamato ad amministrare.

Il Sindaco ha il dovere di informare i cittadini quando vi sono situazioni difficili che impongono scelte difficili.” Così l’incipit della lettera pubblicata a tutta pagina sul Giornale di Sicilia di oggi, 17 dicembre 2013, un testo accorato e forte indirizzato ai cittadini e ai lavoratori delle Aziende Amia fallite che si occupano del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani (clicca per il testo completo).

Sono passate appena due settimane dal precedente articolo pubblicato su questo blog riguardante la posizione di Palermo nella classifica sulla qualità della vita. Elaborata da Il Sole 24 Ore certificava il penultimo posto, appena prima di Napoli. Non ce ne siamo meravigliati. Ne abbiamo colto il significato con la consapevolezza di condividere, in larghissima parte, questo marchio negativo. E lo ribadiamo, non c’era e non c’è alcuna soddisfazione a dirlo. Tutt’altro.

rifiuti-palermo Ma l’evidenza dei fatti, il ripetersi di fenomeni prevedibilissimi, la sostanziale incapacità nel risolvere problemi, come quello della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, è la conferma di un sistema che non funziona. E nonostante gli errori delle amministrazioni precedenti, la carenza di risorse, le responsabilità di manager e dirigenti, e, ancora, nonostante l’indisciplinatezza dei palermitani, le giustificazioni e gli sforzi che il Sindaco pone di fonte alla cittadinanza rischiano di non essere apprezzate. E a ben ragione.

Ogni famiglia, infatti, sta onorando il pagamento della Tares, la tassa che ha sostituito la vecchia Tarsu, con un consistente aumento a carico dei cittadini. Dovrebbe fruttare al Comune circa 122 milioni di euro che però non bastano a coprire i costi. E i dipendenti della vecchia Amia fallita, 2300 assunti dalla nuova RAP, non intendono farsi carico di una perdita di circa 50 euro mensili sullo stipendio. Una situazione drammatica tutta a danno di Palermo.

Ballottaggio-Palermo-2012-Orlando-e-FerrandelliAdesso la lettera del Sindaco. Apprezzabile. E chiarificatrice sullo stato dell’arte. Palermo, capitale della Sicilia, quinta città d’Italia, non è in condizione di fornire alla sua popolazione un servizio fondamentale. Che in tante altre parti del mondo, in tantissime città italiane e europee è stato risolto da alcune generazioni. Trasformando un problema in una opportunità e in una risorsa. Per creare posti di lavoro, energia, e prodotti per l’agricoltura. Per Palermo, invece e purtroppo, è un’utopia.

E allora, caro Sindaco, questo è il momento di agire, senza tentennamenti, senza paura, mettendo sul piatto la tua capacità di politico e di amministratore. Ne hai tutto il diritto e il dovere di farlo. Palermo, con oltre il 72% di consensi, ti ha ridato fiducia, anche a costo di sacrificare un giovane brillante come Fabrizio Ferrandelli. Ha voluto voltare pagina per chiudere un capitolo, e ha creduto ancora una volta in te che il sindaco lo sai fare. Sono passati 18 mesi. E non c’è più tempo.

Giangiuseppe Gattuso
17 dicembre 2013

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