giovedì 25 luglio 2013

L'arte rinnova i popoli e ne rivela la vita vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l'avvenire

sede-OSSdi Salvatore Leto - Carissimo Rosario Crocetta, Presidente della Regione siciliana, tutti al momento dell'elezione abbiamo sperato in un cambiamento in una ventata di aria nuova, invece tutto è rimasto come prima.

Sabato 20 luglio mi trovavo a Piazza Politeama e vedo uscire dal teatro gli orchestrali che sistemano le loro postazioni, chiedo ad una Sig.ra dell'orchestra cosa stesse succedendo e mi comunica che gli orchestrali suoneranno gratis in piazza per protestare contro la distruzione dell'orchestra sinfonica siciliana operata dalla giunta regionale che togli i fondi per esistere, ed anche per il fatto che sono senza stipendio da 4 mesi.

Lo spettacolo è stato bello hanno ricevuto tanti applausi e tanta solidarietà, hanno invitato i presenti a tornare mercoledì 24 alle 21 per ascoltare musica tango.

Teatro Politeama sede dell'Orchestra sinfonica sicilianaIeri mercoledì sono tornato a piazza politeama grande folla spettacolo eccellente 4 scuole di tango hanno ballato al suono dell'orchestra, ed è successa una cosa bellissima, si sono mischiate ai ballerini tante persone che hanno ballato felici, turisti, palermitani, tutti.

Carissimo presidente tagli gli stipendi degli alti burocrati, licenzi chi non fa il suo dovere ma non tagli alla cultura, il sapere è tutela per le future generazioni di progresso, non dimentichi cosa sta scritto al teatro Massimo "L'arte rinnova i popoli e ne rivela la vita vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l'avvenire" parliamo di avvenire .

C'è tanto da tagliare ma non la cultura, sono e spero che possiamo essere in tanti solidali con l'orchestra sinfonica palermitana.

Salvatore Leto
25 luglio 2013

P.S. Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo articolo che riguarda un argomento doloroso per Palermo e per la Sicilia intera. L’indifferenza nei confronti della cultura, di istituzioni come l’OSS, la Società di Storia Patria  e tante altre realtà importanti che vengo lasciate al loro destino. Salvatore Leto, con questo accorato pezzo, dimostra una sensibilità purtroppo sempre più rara.

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