lunedì 1 ottobre 2012

PARADOSSO SICILIANO LA VERA E STRANA ALLEANZA (Idv, Sel, Fds, Verdi, Destra, Pdl e Pid contro Crocetta)

Marano-Musumeci-Fava-Storace-Vendola-OrlandoIl Pdl al suo minimo storico dopo il disastro dell’ultimo governo Berlusconi, gli scandali del Pdl Lazio, gli abbandoni di personaggi di primo piano, le notizie di fatti vergognosi che emergono ogni

giorno, un segretario nazionale che fa quasi tenerezza per la sua sincera devozione a chi tutto deve.
Angelino-AlfanoLa Destra, condannata dalla storia, invischiata tra Pdl e ex missini della prima ora.
Il Pid, ora cantiere popolare, che si dibatte per restare a galla e superare l’ambito 5%, nelle mani di un leader rimasto orfano, ma coriaceo nel mantenimento del potere.
Tutti insieme, sentitamente, ringraziano. Un grazie vero, sincero, riconoscente e presagio di future ricompense. Nello Musumeci, uomo d’ordine, affidabile, della destra pura e dura, scelto da Miccichè, poi pentito, per mancanza di uomini presentabili del Pdl, si ritrova a combattere una battaglia con una marcia in più.
Quella dei compagni Fava/Marano e di Sel, Idv e Rifondazione Comunista e Verdi. Sembra una barzelletta ma non lo è affatto. Anzi, è una strana paradossale realtà tutta siciliana. Quella per cui gli uomini e le donne della sinistra vera, orgogliosa, dei nostalgici di antichi furori, di uomini come Vendola che si alleano con il Pd solo quando serve (Pisapia, Sel, a Milano, Massimo Zedda, Sel, a Cagliari, lo stesso Vendola in Puglia, Doria Sel, a Genova e anche se con una storia diverse, De Magistris a Napoli). Di altri come Di Pietro e il grande sindaco Orlando che lottano sempre per qualcosa che non si sa cos’è, ma, che, poi fanno di tutto per non dispiacersi troppo gli uomini di Silvio. Non si sa mai.
Alla fine, si ritrovano, in Sicilia, a combattere una battaglia, persa in partenza, ma tutta rivolta a non far vincere l’altro. Il nemico vero. Quello che, invece, potrebbe sconfiggere, battendoli definitivamente, le forze della destra e del centro destra. Come il marito usa le forbici contro se stesso per far dispetto alla moglie. Solo che, questa volta, il dispetto è fatto ai siciliani che vorrebbero cambiare. Ma è una scelta. Un’opzione politica che, comunque, va accettata. Come tutte quelle che hanno nell’intimo di ognuno la consapevolezza di un sogno, di un ideale, e anche di una utopia, che non guasta mai.
Ma, nessuno, può pretendere che venga accettata e riconosciuta come la scelta ‘GIUSTA’. Perché giusta non è. Anzi, è tutto il contrario.
Ha creato una spaccatura tra le forze del cambiamento, una frattura grave per le battaglie di domani, quando l’orizzonte sarà ancora molto più ampio. E per il fatto incontestabile che tutto questo finisce con il favorire, ancora peggio se consapevolmente, il candidato di destra, di un centro destra, che tutta la sinistra dovrebbe combattere.
Non è possibile e non è onesto sostenere che votare Rosario Crocetta, è la stessa cosa di votare Musumeci e Miccichè. E quindi meglio che vincano gli altri, quelli ben conosciuti con i quali poter parlare, di tutto.
Complimenti e auguri. Vedremo, però, nonostante tutto, cosa saranno capaci di fare i siciliani, con tutti i loro paradossi e le loro contraddizioni.
Ignazio Mazzara   IGNAZIO MAZZARA
   01 ottobre 2012

10 commenti:

  1. Intrigante l'articolo di Ignazio Mazzara.
    Anch'io, devo ammettere, non ho capito bene il ritiro/esclusione di Fava.
    Certo la buccia di banana sulla quale sembrerebbe essere scivolato Fava e il suo schieramento , tutta gente molto, ma molto, navigata in politica, mi sembra una "balla colossale".
    Come si dice a Napoli che "cà nisciuno è fesso", così anche a me questa sembra un altra trovata "aramaica",questa volta al contrario.
    Dapprima, e con molto anticipo, si annuncia: mi candido, mi candido, mi candido. E poi, invece, si fà l'esatto contrario.
    Dice bene Ignazio, qualcuno che potrebbe far vincere agevolmente Crocetta e ciò che rappresenta, cioè l'unica alternativa di discontinuità oggi possibile in Sicilia, ha invece deciso di fare vincere l'avversario.
    Forse il ragionamento fatto può essere questo: siccome sò per certo che non posso vincere, allora, piuttosto che far vincere il mio odiato compagno preferisco far vincere il nostro comune avversario che, poi, non potrà non essermi grato e generoso nei miei confronti.
    Non mi sfugge nemmeno l'ipotesi che questo "complotto" sia finalizzato a far fallire l'esperimento nazionale nel laboratorio siciliano: provare se il duo UDC-PD può funzionare alle prossime elezioni politiche 2013.
    In definitiva, della Sicilia e dei siciliani ai partiti e loro leaders non gliene può fregare di meno. Mai stati così in basso in 65 anni di Sicilia repubblicana.

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  2. Analisi precisa e puntuale caro Ignazio, la sinistra a parole vuol combattere il centro destra, ma ci rendiamo conto che nei fatti poi fa tutto per far perdere i politici più vicino a loro.
    Quante volte la sinistra per piccole beghe di potere interne si è divisa sempre a favore del centro destra è più precisamente a favore di Berlusconi, sembra passato un secolo, appena 12 anni fa Bertinotti con il patto di desistenza fece vincere Berlusconi, dopo alcuni anni la sinistra Di Liberto e compagni fece cadere Prodi sempre a favore di Berlusconi.
    Adesso c’erano tutti i presupposti perché la sinistra si unisse per governare questa terra, invece ha fatto e sta facendo di tutto perché vinca Musumeci.
    Speriamo che tutto ciò non accada ed il popolo siciliano sia più maturo di questi politicanti, che sembra che abbiano un solo interesse non far primeggiare gli uomini che potrebbero dare una vera svolta alla Sicilia.

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  3. Cominciamo col dire che oggi è stato mandato a processo Il sig. Penati, e con lui il "sistema PD", un'organizzazione scientifica di tangenti a gogò.
    Ma anche lì cominciano a volare gli stracci, perchè Penati ha detto che non si dimette se prima non lo farà Vendola.
    E' singolare che le dimissioni del governatore della Puglia, coinvolto in una serie di scandali nella gestione della sanità pugliese, venga invocata da uno di sinistra, mentre la destra , sull'argomento, sta zitta. Vuol dire che le vere magagne della sinistra le conoscono meglio loro stessi, più che i loro avversari politici.
    Se Sparta piange, Atene non ride!!!
    Lo scandalo della regione Lazio, anche se inferiore come cifre a quello di cui sopra, è più ripugnante perchè stanno venendo fuori verità e personaggi da voltastomaco, come quel Fiorito, arrogante, disgustoso e rivoltante che per giunta ha manifestato l'intenzione di candidarsi ancora.
    Io temo che anche nel processo Penati verranno fuori cose e personaggi disgustosi.
    .............
    L'analisi di Ignazio Mazzara, ancorchè fatta secondo un punto di vista non neutrale, ha un senso e una ragion d'essere, infatti alcune osservazioni sono molto pertinenti, mentre su altre vorrei qualche spiegazione.
    Ad esempio, vorrei che mi si spiegasse come mai e perchè Di Pietro e Orlando fanno di tutto per non dispiacere gli uomini di Silvio.
    Altra cosa che non mi torna è (nel commento di Luigi Riggio) l'accenno a Di Liberto e compagni che avrebbero fatto cadere Prodi a favore di Berlusconi, mentre a me risulta che caduto Prodi, la legislatura continuò con l'insediamento di D'Alema.
    E' comunque vero che la sinistra in Sicilia è un pò sparpagliata, ma anche dall'altro lato non scherzano. Si potrebbe dire la stessa cosa della destra, infatti, da un altro punto di vista opposto a quello di Mazzara, anche loro stanno facendo di tutto per far vincere la sinistra.
    Ovviamente sarebbe molto meglio che sinistra e destra si sfidassero con soli due schieramenti alternativi, a viso aperto e senza sotterfugi. Sarebbe più facile per uno dei due schieramenti raggiungere il 51% e così governare senza alleanza innaturali e senza rotture di scatole.
    Così, invece, il finale sembra già scritto, infatti nessuno arriverà alla maggioranza assoluta, neanche col premio di maggioranza e la Sicilia sarà ancora una volta governata da alleanze, diciamo così, innaturali e in mezzo a compromessi vari.
    Non è una bella previsione, ma tant'è...

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  4. Non torno sull'argomento della mancata unita' delle forze progressiste in sicilia,ne prendo solamente atto .
    I veri motivi non li hanno resi pubblici , ritengo comunque che siano ragioni importanti ed indicibili e probabilmente piu' personali che politiche .
    Un fatto e' certo che le oscure ragioni della non unita',hanno prevalso sugli interessi sei Siciliani che vogliono cambiare pagina .
    Io credo o spero ,che la pagina si cambi egualmente ,e che la gente sia piu' illuminata e concreta di quanto non lo siano stati certi capipartito.
    Comunque voglio augurarmi che i partiti di Vendola e di Pietro da un lato ed il Pd dall'altro ,abbiano almeno la linearita' di non provare mai piu' una qualsiasi alleanza , spero mai piu' alleati in nessun tipo di competizioni a nessun livello .
    Sarebbe gravissimo che dopo una rottura cosi' netta ,fatta e consumata sulla testa e sulla vita di un popolo , domani in un qualche modo riprendessero a parlare di alleanze e di progetti politici comuni, almeno abbiano l'onesta ed il rispetto verso tutti i sicialini di dire ''MAI PIU' INSIEME ''.

    Poi vorrei complimetarmi con Ignazio Mazzara per l'articolo che dara' spunto a riflessioni importanti e forse utili a capire cosa in realta' stia accadendo .

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  5. In questi giorni convulsi di presentazione di programmi e liste si e' assistito, in fondo, a qualcosa di netto e preciso.
    La connotazione di ciascun candidato sembra garantire una nettezza di posizioni per quel che concerne il futuro della Sicilia.
    Non sembra arduo pensare che il centrodestra si stia attrezzando per dimostrare che si puo' governare da posizioni di estrema destra dandosi un nome di centro-destra.
    I proclami di Fava sono stati inficiati dalla gaffe della residenza iperbolicamente definita "golpe", evocando carri armati cileni con servizi segreti che spostavano la casa di Fava verso lidi distanti dalla Sicilia.
    Mi pare piu' composta la posizione di Rosario Crocetta, che continua a sviluppare temi sulla legalita' e sulla posibilita' di sviluppo ridando respiro e dignita' alle capacita' produttive del popolo siciliano.
    Non mi sembrano conciliabili, quindi le posizioni in campo, per inciuci futuri.

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  6. A differenza di molti altri commentatori io comprendo in via di principio le logiche politiche che anche su scala nazionale allontanano la sinistra dal pd. Il pd, infatti, non solo sembra guardare ad altro in termini di alleanze, ma sembra avere materialmente abbandonato (eccezion fatta per qualche suo isolato esponente) ogni pretesa di socialdemocrazia. La ferocia con cui Vendola è stato attaccato per il suo ovvio e doveroso appoggio ai referendari in tema art. 18 ne è la riprova. Certo questa sinistra pecca di una ricercata voglia di confermarsi quale sinistra di nicchia, che non può certo essere apprezzata da chi di nicchia non vuole restare. Nel caso delle regionali siciliane, tuttavia, le cose avrebbero ben potuto prendere una piega diversa: Crocetta, inizialmente candidatosi col solo sostegno di movimenti ed associazioni, era infatti a mio parere il miglior candidato possibile per uno schieramento di centrosiniostra comunque concepito; e lo stesso Crocetta ha fatto più volte appello (prima e dopo il sostegno ricevuto da pd ed udc) agli esponenti di quella sinistra per ritrovare l'unità. Purtroppo tali appelli sono rimasti inascoltati, ed è chiaro che se oggi la coalizione di centro-sinistra appare sbilanciata verso il centro, una parte di responsabilità non minima è da rinvenire negli stessi che ora sostenendo fava e la marano denunciano tale situiazione. Infine le dichiarazioni di Orlando secondo cui Crocetta, Musumeci e Miccichè sarebbero la stessa identica cosa, sono soltanto sciocchezze non meritevoli di commento

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  7. Si è vero come dice l'amico Pepe che il ragionamento che ho fatto può essere speculare anche per la Destra.
    Ma se ricordi, inizialmente Musumeci è stato per un breve lasso di tempo candidato della destra e del centro destra intero.
    Non so cosa sia accaduto, quali strategie o dinamiche siano intervenute, si possono fare solo illazioni al di fuori delle dichiarazioni ufficiali, alle quali permettimi di non credere.
    Di contro Crocetta è stato vessato dall'inizio da una parte della sinistra radicale e più conservatrice, pur avendo nel suo bagaglio principi, comportamenti e temi sviluppabili per la comutità siciliana.

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  8. Caro Ignazio, la tua anlisi, logicamente scritta da puro idealista di sinistra, come chi ti scrive è un puro dell'"altra" politica onesta, che per anni ha assistito allo scempio perpetrato da silvio & C!!!!.Però permettimi, ma di cosa stiamo parlando quando i colonnelli siciliani da Cracolici ad Apprendi (opposte correnti, quindi tutto il partito) siano stati altrettanto complici e registri negli ultimi anni dello scandaloso quanti antidemocratico governo siciliano, che votato dal popolo di dx, si sia ritrovato assessori e ed amministratori di sx Boh, misteri e paradossi siciliani;forse tanto mistero non è perchè il potere ed i "piccioli"piacciono a tutti, compreso chi demagogicamente spesso predica bene sulle porcate di Silvio e poi razzola male!!Ritornando alle nuove elezioni, emerge un nuovo candidato, creato per dispetto da miccichè che resosi conto che non potrà mai essere il candidato di un polo di dx, tira fuori dal sacco il suo antimccichè, da opporre a Cascio;apprezzatissimo amministratore, uomo onesto finanche votato in passato dalla catania pensante di sx, uomo che ha preso posizioni nette contro la mafia, purtroppo per Miccichè e per tanti altri un uomo di destra, di quella vera ,che subito ha negato al suo creatore imposizioni su poltrone o ricattucci.Ha imposto che la sua lista avesse come comune denominatore la fedina penale pulita!Gli si è rivolto contro, costringendo il Miccichè a riproporsi per evitare perdite di potere.Ma tu attento osservatore tutto questo lo sai, come saprai come a Catania uomini fidati di Lombardo sono iscritti nella lista di Crocetta?? O lo stesso Miccichè sia grande amico di Leanza? Misteri della nostra strana terra caro Ignazio, tu ed io siamo due persone pulite che la politica la vivono, non ci vivono come questi signori.Ma tornando a Musumeci e sulla speranza perduta del popolo siciliano, devo rappresentarti che finalmente e forso con orgoglio, dalla Sicilia sta ricrescendo una nuova voglia di politica, quella vera che si fa sui marciapiedi e magari con una risma di volantini, quella in cui i giovani di un partito mandano a fanculo i propri capi per lo squallidissimo clientelismo sui posti in lista.E' vero, dalle ceneri rinasce la vita, e forse dallo squallore regionale e nazionale finalmente forse si riinizia con le proposte, con il sociale!Su Fava cera la vs. speranza, quella delle persone pulite come te che credevano in un progetto,ma.....................credevi veramente che sarebbe diventato Prsidente???Un abbraccio Ermanno

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    1. Ciao Ermanno,
      innanzitutto grazie per essere qui presente, ti ho invitato a leggere ed a scrivere su PoliticaPrima, perchè ho grande stima di te e rispetto per le tue idee, anche se la vediamo in modo diverso.
      Come diceva De Andrè in una sua famosissima canzone "dal letame nascono i fiori", cosa importante che sia viva la speranza di una politica con la "P" maiuscola, che a prescindere dalle ideologie, sia pura e non inquinata da farabutti politicanti di strapazzo.
      Un abbraccio

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  9. c'è molta lucidità in questa riflessione di Mazzara ed anche una comprensibile vena di amarezza per un percorso di scelte politiche dettate da ragionamenti poco comprensibili a chi ama il vero primato della politica. penso che i siciliani siano in grado di comprendere ogni caso. sperando che sappiano scegliere"il meno peggio"

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